28 GENNAIO: S. TOMMASO D'AQUINO.
Sacerdote e dottore della Chiesa.
22-01-21

Mite e silenzioso (a Parigi fu soprannominato «il bove muto»), obeso di costituzione, contemplativo e devoto, rispettoso di tutti e da tutti amato, Tommaso era soprattutto un intellettuale. Costantemente immerso negli studi, perdeva facilmente la nozione del tempo e del luogo: durante una traversata in mare non avvertì neppure la terribile burrasca e il forte rollio della nave sbattuta dai flutti, tant'era immerso nella lettura. Ma le sue non furono letture sterili né fine a se stesse. Il suo motto, «contemplata aliis tradere»,”partecipare agli altri i frutti della propria riflessione”, si tradusse in una mole di libri che hanno del prodigioso, se si tiene presente che la morte lo colse all'ancor giovane età di 48 anni.
Morì all'alba del 7 marzo 1274, nel monastero cistercense di Fossanova, mentre si recava al concilio di Lione, convocato dal B. Gregorio X. L'opera sua più celebre è la Summa theologiae, dallo stile semplice e preciso, di una chiarezza cristallina, unita a una straordinaria capacità di sintesi. Quando Giovanni XXII lo iscrisse nell'albo dei santi, nel 1323, a quanti obiettavano che Tommaso non aveva compiuto grandi prodigi né in vita né dopo morte, il papa rispose con una frase famosa: «Quante proposizioni teologiche scrisse, tanti miracoli fece».