FESTA GRANDE 2016: CONTINUA LA PRODUZIONE DI PANE AZZIMO
I segni del martirio di Agata, realizzati con tecniche manuali ed artistiche, orneranno il Cereo. In tanti giornalmente collaborano con i Ciliari del Pane.
21-07-16

Sono state realizzate palme, tenaglie, ciambelline di vario tipo di 100-150 grammi ciascuna, ma anche croci, vangeli con alcune frasi e veri e propri quadretti con scritte o altri soggetti (calici, ostie, uva).
Particolare attenzione verrà posta alla preparazione del pane che sarà utilizzato per l’addobbo del Cereo, tra cui: n. 12 ciambelle grandi da kg. 3,900 (una al giorno); n. 36 ciambelle medie da gr. 800 (tre al giorno); n. 4 strisce con la scritta “Viva S. Agata”, o le singole lettere che poi verranno composte; alcune corone, cestini e crocifissi.
Per la preparazione della ciambella grande occorre impastare 5 kg. di farina per poi

Per la ciambella media sono necessarie 800 grammi di pasta ben lavorata, da suddividere in tre corde, lunghe 80 centimetri ciascuna, da intrecciare, pizzicare a lisca di pesce, spalmare l’uovo ed infornare.
La preparazione delle dodici ciambelle grandi, così come quella delle 36 medie, richiede parecchia attenzione perché queste saranno utilizzate per l’addobbo del Cereo e tradizione vuole che ogni giorno se ne prepari solo una della prima e tre della seconda. Su ogni lato del Cereo, infatti, troveranno posto tre ciambelle grandi ed otto medie, oltre a numerose altre forme di piccole dimensioni, selezionate fra quelle realizzate.
Tutto il pane rimanente sarà confezionato in appositi sacchetti di plastica, in cui verrà inserita anche un’immaginetta di S. Agata e donato ai fedeli, che si recheranno a visitare il Cereo nei tre giorni di festa e che lasceranno la loro offerta.
Quest’anno, però, sarà prodotta una ciambella grande in più, considerato che è pervenuta esplicita richiesta da parte del Rettore del Santuario S. Agata al Carcere di Catania, per poterla esporre in quella chiesa. Già lo scorso 3 febbraio, in occasione dell’offerta della cera, la delegazione aliese ha portato in cattedrale a Catania proprio una “cuddura ranni”, che è stata collocata accanto alla porticina che conduce alla “cammaredda” di S. Agata.
Il lavoro continua, ma anche il clima festoso che aleggia in tutte le attività svolte. I Ciliari del Pane hanno invitato tutti sabato 23 luglio a fermarsi la sera per un momento di convivialità, dopo aver ammirato durante il pomeriggio il procedimento della lavorazione e l’esposizione del pane fin qui prodotto.
Lo stesso giorno a Fiumedinisi, durante una défilé di abiti da sposa, sfileranno in passerella anche gli abiti indossati dalle bambine nei tre giorni della nostra festa, negli anni 1988, 1996 e 2006. Un bell’omaggio a una festa che mantiene ancora oggi un sapore antico.