HALLOWEEN O FESTA DI TUTTI I SANTI?
Il 1° Novembre non dimentichiamoci dei nostri Santi.
30-10-18
Ogni anno a fine ottobre nei supermercati, nelle cartolerie, le vetrine si vestono di nuovo.
Maschere che rappresentano la morte, cappelli da streghe o maghi, teschi di plastica e zucche.
E' la festa di Halloween. lo sanno tutti, grandi e piccoli…
Halloween o, più arcaico, Hallowe'en indica la vigilia della festa di Ognissanti, cioè il 31 ottobre. Il nome deriva dalla contrazione del nome medievale “All Hallows' Eve”, dove Hallow è l’antico termine per Santo e Eve significa vigilia. La contrazione può derivare anche da “All Hallows' Even” in cui Even significa sera, visto che nella tradizione cristiana il giorno di festa comincia con il vespero (tramonto) della vigilia. Il nome divenne in seguito Hallows’Even e poi Hallow-e’en e quindi Halloween).
Ma che festa è quella di Halloween? Si tratta di una festa americana, che da diversi anni è diventata famosa anche in Italia: è una specie di Carnevale, dove i ragazzini per gioco si vestono in modo "pauroso".
Insomma la Festa di Halloween può anche essere un gioco divertente, ma...
NON DIMENTICHIAMOCI DELLA FESTA DEI NOSTRI "SANTI"
La festa di Tutti i Santi, è una giornata di gioia, di speranza, di fede. E’ la festa di tutta l'umanità, dell'umanità che ha sperato, che ha sofferto, che ha cercato la giustizia, dell'umanità che sembrava perdente e invece è vittoriosa. E’ la festa di Tutti i Santi, non solo di quelli segnati sul calendario e che veneriamo sugli altari, ma anche di quelli che sono passati sulla terra in punta di piedi, senza che nessuno si accorgesse di loro, ma che nel silenzio del loro cuore hanno dato una bella testimonianza di amore a Dio e ai fratelli, forse parenti, o nostri amici, forse nostro nonno, nostra nonna, umili creature, che ci hanno fatto del bene senza che noi quasi ce ne accorgessimo.
I santi che sono sugli altari, li ammiriamo, li invochiamo, ma poi non li imitiamo, perché pensiamo che siano troppo eroi per poter vivere come loro. Ma non è così. Nella festa di Tutti i Santi, la Chiesa ci dice che i santi sono uomini e donne comuni, una moltitudine composta di discepoli di ogni tempo che hanno cercato di ascoltare il Vangelo e di metterlo in pratica. Sono questi i santi che salvano la terra. C'è sempre bisogno di loro. È grazie ai santi che sono sulla terra, che noi continuiamo a vivere, che la terra continua a non essere distrutta, nonostante il tanto male che c'è nel mondo. Nella festa di Tutti i Santi, noi celebriamo la gioia di essere anche noi chiamati alla santità, Ma quale è la strada della santità? Gesù ce l'ha indicata con l' annuncio delle beatitudini che sono la sintesi del Vangelo, lo specchio di fronte al quale ogni discepolo di Cristo deve confrontarsi. Ogni regno ha le proprie leggi. Le beatitudini sono la legge del Regno di Dio. Chi le osserva entra nella felicità del Regno. Questo dobbiamo capire. Dio ha posto nel nostro cuore la vocazione alla felicità, come ultimo segno della nostra somiglianza con Lui. Dio è il Sommo bene, il Beato per eccellenza. Per essere figli di Dio bisogna essere felici.
Riassumendo: il 1° Novembre si festeggiano "tutti i Santi", una festa molto importante, da non dimenticare; infatti in questo giorno la Chiesa ricorda tutte le persone che sono in Paradiso con Gesù e tutti i cristiani che vivono nella grazia di Dio.
I Santi infatti non sono solo quelli che la Chiesa indica come esempio di vita cristiana, ma sono tutte le persone che ci hanno preceduto in Paradiso e che se viviamo nella grazia del Signore le rincontreremo e con loro vivremo nella gioia eterna.
E' per questo che nel giorno successivo, che è il 2° novembre, si ricordano i "defunti", si va al cimitero, si depongono dei fiori, ma soprattutto, ci si ricorda di loro unendoci nella preghiera.
Padre Vincenzo