I GIORNALISTI SOSTENGONO PADRE VINCENZO NELLA LOTTA CONTRO L’ABBANDONO DEL TERRITORIO
Sul sito dell’Agenzia S.I.R. si torna a parlare delle dichiarazioni del Parroco di Alì, Alì Terme e Scaletta che ha denunciato le gravi difficoltà dei comuni della zona jonica per la chiusura di Capo Alì, esempio eclatante di una più ampia responsabilità delle istituzioni per l’abbandono del territorio.
20-09-15
Ancora una volta le dichiarazioni di Padre Vincenzo D’Arrigo, Parroco-Legale Rappresentante anche della Parrocchia di Scaletta, hanno fatto breccia. Partecipando al convegno di sabato scorso, organizzato dalla Federazione Italiana Settimanali Cattolici in collaborazione con l’Unione Cattolica Stampa Italiana e “La Scintilla”, nell’ambito del XXIV Seminario di aggiornamento professionale per operatori delle testate cattoliche e aperto a tutti i giornalisti iscritti all’ordine, aveva alzato il dito contro la classe politica locale, rea di aver abbandonato tutta la zona jonica al proprio destino. Il riferimento, piuttosto evidente, era alla chiusura di Capo Alì, evento sin troppo “tollerato” che si verifica tutti gli anni già alle prime acque della stagione invernale e quest’anno in piena stagione estiva. Per questo motivo proprio domenica 20 settembre si è svolta una manifestazione di protesta con quasi 400 partecipanti, sindaci dei comuni interessati compresi.
Durante il convegno svoltosi proprio nella Chiesa S. Maria del Carmelo di Scaletta, Padre Vincenzo ha descritto i gravi disagi patiti dalla popolazione dei centri che utilizzano la Statale 114 e gli effetti sull’economia locale, già di per sé poco florida. L’occasione è stata data dal tema trattato: il territorio ed in particolare l’alluvione che devastò Scaletta e Giampilieri nel 2009. Ma il Sacerdote non si è voluto fermare solo a quel triste ricordo, ma ha voluto, con il suo racconto-denuncia appassionato, spronare le istituzioni affinché venga attenzionato maggiormente un territorio che rischia di “sgretolarsi”. E come sappiamo Padre Vincenzo non è uno che le cose le manda a dire!
Non sappiamo se le parole del Parroco raggiungeranno i destinatari, ma, intanto, la sua denuncia è stata raccolta dai giornalisti presenti. Questi, infatti, hanno redatto un documento di solidarietà nei confronti di Padre Vincenzo e delle comunità, per gli enormi disagi subiti a causa delle frequenti alluvioni che continuano a sconvolgere il territorio.
La notizia è stata riportata, ancora una volta, sul sito dell’agenzia nazionale della stampa religiosa S.I.R., assieme alle altre notizie provenienti da tutte le diocesi e dal Vaticano (compreso il viaggio in corso di Papa Francesco).
Ne riportiamo di seguito il testo integrale:
19:15 - GIORNALI FISC: SOLIDARIETA' AL PARROCO E ALLA COMUNITA' DI SCALETTA A MESSINAIl racconto appassionato di don Vincenzo D’Arrigo, vicario foraneo e parroco di Scaletta Zanclea (Messina),testimone della tragica alluvione del 2009 e ancora oggi in prima linea a fianco della sua martoriata comunità, ha scosso i partecipanti al XXIV seminario di aggiornamento “Mons. Alfio Inserra”. Il sacerdote ha descritto in particolare le difficoltà che la sua comunità affronta a causa dell’interruzione di circolazione sulla Strada statale 114, esprimendo grande sconforto per l’assenza delle istituzioni. Su proposta di Salvatore Di Salvo, presidente della sezione Ucsi di Siracusa e collaboratore del settimanale diocesano “Cammino”, i partecipanti al seminario hanno redatto un documento di solidarietà nei confronti di don Vincenzo e della sua comunità, “per gli enormi disagi subiti a causa delle frequenti alluvioni che sconvolgono il territorio”. I sottoscrittori dichiarano di “sostenere il tenace impegno del sacerdote per vedere ripristinata la circolazione interrotta sulla Statale 114 a causa degli eventi calamitosi”. Interruzione che “costringe i cittadini, gli studenti e i lavoratori di Scaletta e dei comuni vicini a percorrere estenuanti deviazioni per raggiungere le rispettive sedi di lavoro”.